28 aprile 2008

STAGIONE DI PISTA

Dopo tanti buoni propositi, l’acquisto di tute in pelle, giri più o meno tirati nei nostri tanto amati passi, finalmente organizziamo delle uscite in pista vere e proprie.
Il primo è Cassa, che approfitta del yamaha fest di misano per fare ben due turni in pista!
Il sabato, dopo aver concluso il primo turno in pista è ancora adrenalinico descrive le varie curve, una per una, di come abbia sfregato solo a destra e di un curvone dove entrava ai 190 orari! La domenica si prenota per un sondo turno e la sua conclusione è semplice ed elegante: “oh ma in un quarto d’ora non si gira un cazzo!”
Si parla sempre di fare una “pistata” tutti assieme e capita a me l’occasione tra le mani: Miki ed altri nostri amici di Ravenna vanno ad Adria ed uno di loro si è rotto un braccio: prendo io il suo posto!
La sera prima si va da Miki per caricare le moto sul furgone, obbligatoriamente senza targa e specchietti e posso constatare che senza ‘ingombri’ fa davvero la sua figura!
Domenica si parte ed andiamo ad Adria, struttura meravigliosa ed organizzatissima! Quando scarichiamo le moto parecchi occhi cadono sulla Z750 di Miki(tra scarico e slik fa davvero una gran figura….e Miki gode come non mai, inorgoglito dalla sua piccola tanto ammirata!) Ma anche il Monster di Alan(coi semi manubri che ha su sembra un toro alla carica tanto sono bassi) ed il CBR di Antonio non sono da meno! Poi arriva Meris(quando ho visto il mono che ha montano al posteriore mi sono commosso!) ed infine Matteo, nulla da dire sulla sua R1, meravigliosa ed oggetto dei desideri di tanti di noi!
Io sono l’unico senza slick, senza gomme da pista…ho le diablo strada! E non manca chi mi fa notare che son proprio “gommacce”! “ma se viene a piovere?” dico io…celo sereno e oltre 30 gradi…
Mangiamo, iniziamo a prepararci, ci mettiamo in fila: non riusciamo ad entrare tutti assieme poichè la fila è piuttosto lunga. Se appena arrivati io e Miki ci siam chiesti che avremmo combinato li dentro, ora vedo gli altri: chi ansioso di entrare, chi parla di scaldare le gomme, tutti esaltati all’idea di partire. Io, come in molte situazioni nuove, me ne sto li pensando: “vado a culo e vedo”.
Entriamo io ed Antonio e gli sto dietro perché lui conosce la pista e mi affido per un paio di giri alla sua esperienza: la pista è facile, si impara a memoria in un attimo, ho voglia provare a tirare oltre quel limite che mi spaventa per strada, detto fatto: metto poco a finire gli stivali e in pochi giri mi abituo a curvare col ginocchio a terra, anzi, diventa la prassi! Come ogni cosa bella che si scopre, spengo l’interruttore e vado, senza pensare, osando sempre di più senza considerare il tempo che passa! Mi prendo paura in un paio di circostanze: perdo leggermente l’anteriore una volta ma riprendo subito e poi alla fine del rettilineo, prima di un tornante, cerco una staccata oltre i limiti(sia miei ma anche del mezzo direi…): i freni sono caldi ed hanno meno mordente ma cerco la staccatona ed aggrappatomi con tutta la forza alla leva del freno salta la ruota davanti e mi trovo coi piedi che son saltati dalle pedane….sia benedetta la via di fuga!!!...due curve per smaltire e riparto….rientro dopo circa 50 minuti ininterrotti, esaltato come un bimbo col gioco nuovo e ambito per mesi …voglio rientrare, in fretta.
Sotto al paddock mia sorella è più esaltata di noi che giravamo, sia il moroso che il fratello l’hanno resa orgogliosa! Si scherza su curve affrontate in modo più o meno diverso e sui consigli dei più esperti, che ci fanno anche i complimenti per la guida: qui il mio ego esplode, rientriamo!
Ora cerco sempre maggiore velocità in percorrenza e traiettorie sempre più strette, anche in uscita: ecco come nasce un errore, in fondo al rettilineo, per effettuare un sorpasso entro stretto e spalanco il gas mantenendomi interno, senza raddrizzare la moto e così perdo il posteriore che, una volta ripresa aderenza, mi disarciona dal lato opposto, cadendo sull’asfalto! Mi rialzo dopo aver rotolato per un po’ e corro a rialza la moto poiché sono tutti fermi per il misfatto, un leggero bruciore alla mano sinistra mi svela il guanto stracciato su anulare e medio e due belle abrasioni nuove.
Dopo le cure in ambulanza al rientro nel paddock sono entusiasta, il sorriso è sincero e genuino, ho sbagliato e ne sono consapevole…andrà meglio la prossima!
Miki, che era dietro mi ha poi confidato di aver visto la gomma posteriore fumare per tutta la curva sino alla caduta…che fosse stato per le gommacce???
La giornata finisce, gli altri girano ancora due ore e io li guardo e mi riposo un po’ al bar.
Evito i commenti e gli sfottò a casa…nonché il buon tondo che è stato impietoso nello scattare foto anche nei momenti di debolezza!
Decidiamo così di prenotare io, il Busa, Cassa, Preda e Fuzzy(stavolta mi presenterò con gomme adeguate…forse sprecate…le supercorsa!).
Partenza la mattina tutti in moto, gita nella bassa sino ad Adria dove ci sistemiamo subito a destra dell’entrata: togliamo gli specchietti, andiamo a mangiare qualcosa, facciamo il pieno ed siamo in fila!
Tutti sono entusiasti dalla struttura, si gira per il paddock ammirando le moto altrui, Tondo passa a salutarci per tornare poi a fare le foto.
Fuzzy prende una piantina della pista per studiare le traiettorie ideali, Cassa e il Busa fremono all’idea di entrare, il Preda è ansioso e si ripropone di partire con calma e di non esagerare, io ho fame e vado a mangiare.
Si inizia, siamo in fila, entriamo tutti assieme, fa un caldo infernale, i primi giri non si esagera poi dal terzo inizio a tirare ma, di li a poco , la prima delusione della giornata: il Preda dopo 5 o 6 giri è caduto ma esce da solo. Alla fine delle prime tornate andiamo a sincerarci per le sue condizioni, è solo deluso per l’accaduto e porta la moto dal meccanico per riparare il manubrio e rientrare poi più tardi.
Tutti sono entusiasti della pista, senza grandi velocità di punta è comunque molto tecnica e si è sempre piegati!
Busa e Cassa hanno più o meno lo stesso passo e girano sempre assieme, Fuzzy gira, ingaggia testa a testa con chi gli sta vicino per poi riderci su nel paddock tra un turno e l’altro, io nei primi due turni giro per sfregare(vero Cassa?) ed abituarmi comunque ai freni nuovi e gomme molto più performanti.
Ma oggi è il Preda Day: finalmente rientra in pista, trova il suo ritmo e…lo fanno uscire perchè la moto fa fumo, troppo fumo…
Finisce la giornata e tutti sono entusiasti, anche Fuzzy ha espresso un parere più che positivo sulla pista, è ora di tornare a casa, ma ancora una volta è il Preda a voler lasciare il segno: pochi km e ci fermiamo: la moto fuma, la temperatura è altissima…e non c’è acqua nel radiatore!
È stato l’ultimo acuto di ‘Clementina’, fedele compagna di viaggio, ora in mano a qualche banda di rapinatori dell’est(chiedere all’ex proprietario).
Ci prepariamo così per l’ultima pistata dell’anno, stavolta siamo io, Miki, Cassa, Busa e Meris.
La voglia è sempre tanta e come al solito si freme all’idea di entrare!
La giornata è caratterizzata dalla fiacca generale di tutti, per vari motivi siamo arrivati tutti stanchi e provati, ed alla fine di ogni serie di giri ci si riprende con calma. Credo di aver speso più in bevande che in gomme oggi!
Come ogni uscita in pista, anche in questa giornata abbiamo voluto mantenere una tradizione oramai consolidata del gruppo: qualcuno deve scivolare a terra e farsi riportare dal trattore! Oggi è Cassa che, un po’ sfortunato fa un bel voletto per terra: al tornante più lento della pista, con circa una dozzina di moto che si accingono a curvare con calma causa una bandiera gialla, passa un idolo che era ancora accovacciato dietro al capolino quando tutti frenavano, poi stacca e pinza tanto da sollevare di oltre mezzo metro la gomma posteriore per ripiombare al suolo…e su Cassa!
Busa e Miki sono i più in forma ed inarrestabili, io sono esausto e giro poco rispetto al solito, concedendomi un solo long run serio verso la fine.
Si torna a casa con Cassa privo di una staffa ed i tempi presi a mano da mia sorella sulle tribune, si può migliorare!
Per quest’anno è stata una bella esperienza e si pensa a nuove piste e nuove moto per il futuro!
Concludo ringraziando Tondo che non è mancato ad un appuntamento ed ha sempre fatto foto meravigliose!

1 Comments:

Blogger Busa said...

Oh gente. Ho una voglia di tornare in pista...inizio davvero a pensare che se aprono imola...tolgo la targa a giulia e non l'assicuro più per la strada. Per quella posso sempre prendere un mezzo più polleggiato....:D

5/5/08 15:02  

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