02 novembre 2006

Una giornata tra curve in moto, amici, buon cibo e tartufo: la sagra di S.Agata Feltria

Anche quest’anno riusciamo ad organizzare una agguerritissima spedizione di bikers alla sagra del tartufo di S. Agata Feltria, tappa immancabile oramai ogni anno per gli amanti di questo evento.
La formazione è costituita Dal Busa con Fla, il Preda, mia sorella e Miki, Golo, la partecipazione speciale di Alessia, Matteo e moglie da Ravenna, un mio collega nonché amico Fabio “l’ingegner” ed infine il sottoscritto.
L’inizio è dei migliori: la giornata è stupenda e Alessia è in ritardo, la si aspetta facendo giri di prova con la moto di Golo (MT03) dopo essere entrato nel parcheggio, punto di ritrovo, con una chicane da urlo: che tamarro!
Nell’attesa vado a fare benzina e la pompa mi fa il simpatico scherzo di non bloccarsi a serbatoio pieno: esplosione di benzina e una scarpa che ci ha messo tutta l’andata ad asciugarsi!
Raggiunti dagli ultimi partiamo per quel di Forlì dove ci aspettano i ravennati, Teo e moglie, e ripartiamo per la meta.
Quest’anno abbiamo deciso di passare per una strada più sicura e panoramica per l’andata (come possiamo dimenticare le mitiche scorciatoie dell’anno scorso, ripartente da semafori col rosso, sensi vietati e strade dissestate…), sino S. Sofia e svalico sull’E45, si tratta pur sempre di una gita in moto e vogliamo goderci a pieno questa breve tratta su 2 ruote: l’unico neo è rappresentato dal tempo leggermente coperto sull’Appennino e le strade un po’ bagnate per le piogge recenti, ma un dettaglio di poco conto visto l’imminente sopraggiungere del sole e la manutenzione ottima delle strade.
Ci fermiamo a S. Sofia per un caffè e una pausa per riprendersi dai primi km percorsi, l’aria è frizzante viene messa in secondo piano da un paesaggio di indiscutibile bellezza, questo paesino inoltre è una località estremamente caratteristica che rende assai godibile la breve sosta benzina-caffè-toilette.
Riprendiamo la strada per l’ultimo tratto di montagna, nonostante la strada sia bagnata asfalto e curve sono notevoli! Incappiamo in un Harleysta scivolato su un tornante e dopo un primo soccorso e qualche chiacchiera (nulla di grave, solo un errore nel correggere una curva che si è rivelata un tornante insidioso), ripartiamo dritti fino alla meta per fermarci solo nel nostro parcheggio di fiducia praticamente in centro a S. Agata.
Parcheggiamo i mezzi, riorganizziamo gli zaini per affrontare la folla e grande ilarità è suscitata dai caschi legati alla moto di Miki in stile “grappolo di uva”.
Qui una chicca: un allegro gruppetto di persone di mezz’età si intrattiene nel parcheggio tra canti e brindisi dei quali ci rendono partecipi, una signora del gruppo poi ci rivela una grande verità, cito le sue parole: “fate bere le ragazze così ciucciano meglio!”…..la saggezza popolare….
Ci dirigiamo verso il centro e come sempre ci si ferma subito a mangiare e bere nello stand principale, quest’anno siamo pure baciati dalla fortuna: poco dopo il nostro arrivo, ci lascia il posto a sedere un gruppo più o meno numeroso come il nostro, meglio di così non si può proprio cominciare!
Apro una parentesi sulla sempre eccezionale cucina di questa sagra a prezzi stracciati, primi al tartufo e non, pasta ripiena, secondi anche raffinati, ottimo pure il vino sfuso della casa che finisce in breve, credo si debba prendere esempio qui in zona dove spesso si spende tanto per poco…
Mangiamo con calma e ripartiamo con un giro di bancarelle e tappa ai bagni: qui i servizi sembrano quasi sponsor dell’evento vista l’innumerevole quantità di cartelli presenti!
La varietà di prodotti offerta è vastissima, dai tartufi ai porcini e altri funghi, da marmellate e miele locali al cioccolato aromatizzato artigianale, dai salumi ai formaggi, perdiamo Golo e Alessia nella bancarella dei liquori, Miki e Teo amoreggiano nello stand di mobili in ferro battuto, io mi perdo tra le innumerevoli bancarelle di “frutti del suino” e quelle di formaggi, l’ingegner fotografa ogni angolo del paese, impressionanti le bancarelle di crocifissi e taglieri per lunghezza e fantasia nelle forme, troviamo la bancarella coi nomi e per la prima volta nella mia vita trovo il mio!…Miki estasiato dalla descrizione del suo spende 5 euro per comprarlo, io faccio fotografare il mio per farne poi un ingrandimento al pc.
Approfitto, nella descrizione dell’evento, per tirare le orecchie a me e i miei amici per esserci persi la strada dei vini per semplice mancanza di curiosità: si beve bene e a buon mercato…l’ho scoperto una domenica successiva!
Non può mancare dopo un giro tanto impegnativo, prima di scendere per gli acquisti e ripartire, la nostra sosta nel giardinetto della rocca in cima al paese; il clima mite e l’atmosfera fiabesca dei chiaro scuri formati dai raggi del sole tra alcune nuvole sulla valle sono un contorno perfetto per il nostro riposo pomeridiano, sdraiati sull’erba dove si scherza del più e del meno. Miki continua a contemplare il significato del suo nome, il Preda sfiora il contatto con una bella caccona sul praticello, io e il Busa facciamo foto sexy, insomma, tutto nella norma.
A malincuore ripartiamo poiché si è fatto pomeriggio inoltrato, magra consolazione lo shopping selvaggio che ci attende poiché preannuncia la ripartenza verso casa (anche se a nome mio e di mia sorella posso dire che ci siamo senz’altro consolati, un po’, coi nostri acquisti…).
Quest’anno siamo stati bravi, abbiamo comprato di tutto. Tartufo bianco e nero, kili di cioccolato di vari gusti, formaggi, qualche pasta tipica, liquore. Un giro per vedere la fontana a forma di chiocciola, curiosiamo tra le bancarelle di mobili e accessori vari, si cerca di scrutare ogni angolo prima di ripartire dopo una giornata che definirei perfetta, libera da pensieri, un gruppo che si è amalgamato subito ed ha voluto e saputo divertirsi.
Si riparte, autostrada, ci separiamo coi ravennati a Cesena e noi facciamo le ultime chiacchiere al casello di Imola dove ci ricongiungiamo per l’ultima volta prima di separarci.
Un saluto a tutti e speriamo il post invogli altri a seguire il nostro esempio l'anno prossimo….

11 Comments:

Blogger Busa said...

S.Agata resta sempre la mia sagra preferita per vari motivi. Primo fra tutti il giro in moto (solitamente di chiusura stagione), i panorami appenninici tra le Marche e la Romagna che in ottobre si colorano come in nessun periodo dell'anno, i sapori e gli odori intensi di tartufo e salumi, cioccolato, formaggi di ogni sorta, il sole, il prato il castello e le risate di bikers come noi siamo un gran bel gruppo.

A presto Rami. ;-)

3/11/06 09:59  
Blogger Busa said...

A breve metto un post tecnico con link da GoogleMap per riportare il percorso...che merita davvero. ;-P

3/11/06 10:00  
Blogger Rudy said...

...e per l'anno prossimo ho già in mente un itinerario alternativo: ho un piano!...e chi conosce i miei piani sa di essere in una botte di ferro...
Adesso aspetto solo di riprendermi totalmente per postare giri invernali e non avere più limiti fisici per l'anno a venire...non vi dico la voglia di farmi un giro con sto sole, rivedere le foto poi...
un saluto a tutti!
p.s. magari potrei mettere il tutore sopra i pantaloni in pelle.....

3/11/06 10:15  
Blogger Busa said...

Mmm...i piani di Toz ormai li conosce anche mio nonno (che ti saluta)! ;-D

Orami ho imparato a fidarmi dei tuoi piani...a partire dal tutore sulla tuta...direi che è un buon piano!!!

Dai Drago...fai una buona riabilitazione che per primavera ti voglio pronto per la pista. Adria ci aspetta!!! ;-)

3/11/06 11:32  
Blogger Rudy said...

mmmm....il preda e golo non hanno ancora lasciato traccia del loro passaggio...che lavorino non ci crede nessuno!
;-)

3/11/06 12:02  
Anonymous Anonimo said...

Volevo ringraziare il mitico Rudy per avermi coinvolto in questa bellissima giornata!!
Ringrazio anche tutti gli altri straordinari ragazzi che hanno avuto la capacità di farmi sentire uno di loro dopo appena pochi secondi che ci siamo conosciuti.
Ciao a tutti!!!
Fabio

6/11/06 13:42  
Blogger Busa said...

Grazie a te per esserti unito alla splendida compagnia e per le belle foto! Chiunque abbia una sana voglia di divertirsi in in gruppo, in giro su un mezzo a due ruote...è un Ramo...Secco!
Quindi benvenuto! ;-)

Ape Maia.

6/11/06 17:41  
Blogger Prade said...

Ci sono, ci sono, amici miei. Confermo, la giornata e' stata fra le migliori, anche se il traffico e un po' di bagnato per terra non mi ha consentito, benche' non avessi il passeggero, di sfogare un po' di voglia di pieghe di fine stagione.
Beh, non resta altro che prepararsi per la nuova stagione, direi!

9/11/06 14:04  
Blogger Rudy said...

Nuova stagione???????
La stagione non finisce maiiii: basta un pò di sole e anche l'inverno può rivelarsi davvero piacevole!
;-)
quindi prade sei avvisato: appena mi riprendo calzamaglia e imbottitura e viaviaviaaaaaaaa

10/11/06 13:17  
Blogger Busa said...

...e quest'anno ci sono anche io in versione Ape Maia invernale!!! Evaiiiii!!!

10/11/06 13:39  
Blogger Rudy said...

Ovvio busa: quest'anno non hai scuse!!!
Poi vedrai che goduria quando non ti si scalda mai!

10/11/06 17:59  

Posta un commento

<< Home